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CALIFORNIA (USA) – Quante volte vi sarà capitato di fare una figuraccia a tavola rovesciando il bicchiere colmo su una candida tovaglia appena rinnovata? Oppure rovinare con schizzi di vino rosso il proprio abito da sera nuovo? La questione sembra di vitale importanza poiché due designer statunitensi l’hanno presa molto a cuore: hanno progettato un bicchiere che non si rovescia mai, il Saturn Wine Glass. I due designer vengono dalla California dove ha sede il loro Super Duper Studio, un promettente biglietto da visita visto che tradotto dall’inglese l’aggettivo “super duper” significa ottimo, eccellente.
La presentazione infatti è superba: Matthew e Christopher possono fare qualunque cosa, recita il loro sito web. La loro filosofia si basa sull’intraprendenza nel creare un’idea utilizzando più di una risorsa, sperimentando metodi che giungeranno alla consegna di un prodotto singolare. Numerose sono le referenze dei due designer, grazie alle quali si sono fatti le ossa lavorando nelle condizioni più estreme. Grazie a queste, possono vantare un portafoglio che gli garantisce esperienza nell’effettuare ricerche, creare prodotti come libri, poster, curare esibizioni o progetti grafici ma soprattutto oggetti un po’ instabili.
Infatti l’esclusivo Saturn Wine Glass presentato nel video non ha una superficie piana alla sua base ma poggia sul vertice di quella che sembra una piccola piramide rovesciata. Questa particolare pensata permette al bicchiere di non rovesciare mai il suo contenuto, poiché il bicchiere stesso non casca mai e ruota come una trottola attorno a se stesso.  Si vede benissimo nel video: una mano sfiora il bicchiere che comincia a volteggiare su se stesso. E non si ferma mai.
Il grafico e designer industriale Christopher Yamane assieme al collega Matthew Johnson presentano con queste parole il nuovo design del contenitore per bevande: “Non abbiamo avuto l’idea di creare un bicchiere ondulante grazie alla vista distorta che si ha da ubriachi o sotto l’effetto di qualche droga. Il Saturn Wine Glass nasce dalla rivisitazione di una tecnica italiana di soffiatura del vetro. C’è costato la bellezza di quattro anni di ricerche e  miglioramenti alla fine dei quali abbiamo concluso con successo il progetto di un bicchiere che impedisce lo spargimento di gocce e macchie.
I due colleghi inoltre svelano qualche informazione su come hanno prodotto il Saturn Wine Glass: il materiale che serve per preparare ogni bicchiere inizialmente è vetro fuso che poi viene modellato a mano da artigiani di Oakland in California. Il vetro infatti viene colato un una forma che verrà fatta freddare per tutta la notte per evitare che si formino bolle d’aria. Il giorno dopo la forma viene tagliata e raffinata a mano.
I bicchieri che vengono forgiati hanno la classica grandezza di un bicchiere da vino medio da 125 a 175 millilitri di capienza. I Saturn Wine Glass possono essere riposti comodamente uno sopra l’altro, come se fossero pezzi di Lego. L’unica pecca che i due designer comunicano, che anche un appassionato di vini può notare, è che data l’assenza del gambo del bicchiere il calore della mano può falsare la temperatura del vino.
Un problemino che riguarda maggiormente gli amanti del vino bianco piuttosto che del vino rosso: come tutti sanno, il vino rosso può esser gustato tranquillamente anche a temperatura ambiente, mentre generalmente il vino bianco è servito fresco. Infatti, Matthew e Christopher ci tengono a sottolineare che il loro Saturn Wine Glass è più adatto al vino rosso. Ma i due designer sono entrambi appassionati delle sfide allettanti, complesse. Il loro motto comunque è quello di credere fermamente che anche le cose più misteriose possano venir progettate e create, perché anche in esse si cela qualcosa che le cose stesse vogliono comunicare.

Fonte: www.curiosone.tv

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