Edson Arantes Do Nascimento, conosciuto da tutti come Pelé. Calciatore brasiliano, nato nel 1940, ha dato spettacolo dalla seconda metà degli anni 50 fino alla fine degli anni 70. Da molti è considerato, alla stregua di Maradona, il più forte calciatore della storia. Soprannominato Pelé sin dai tempi della scuola, nel corso della sua vita da calciatore si è visto attribuire altri pseudonimi dovuti alle sue magie con il pallone come: O Rei (il re) o la Perla Nera. Icona in campo e fuori, era amato e idolatrato da milioni di persone, brasiliani e non, che oramai identificavano nei suoi movimenti e nelle sue giocate il calcio puro. Ha giocato gran parte della sua carriera nel Santos, squadra brasiliana, per poi chiudere negli USA nei New York Cosmos. Non parleremo qui dei numerosissimi trofei vinti da O Rei, ma di come ha tenuto col fiato sospeso il mondo intero.
Il 14 Novembre del 1969 il Santos di Pelé vince contro il Botafogo per 3 a 0, ma la vera notizia è che Pelé segna il goal numero 999 in carriera, ad un passo dal millesimo goal e a un passo dal mettere la firma materiale e tangibile nella storia del calcio. Da quel giorno il mondo intero ha iniziato a preparare i festeggiamenti per il millesimo goal della Perla Nera. La partita seguente si gioca a Bahia, ma non ci fu verso di far entrare il pallone in rete. In un’azione spettacolare Pelé dribbla tutti, compreso il portiere, e calcia in porta; Nildo, difensore del Bahia, interviene e salva la palla sulla linea. Lo stesso difensore dopo anni ha confessato che Pelé a fine partita gli si avvicinò e gli disse “tu hai una grande personalità” . E ne doveva avere di personalità perché pur giocando fuori casa il pubblico chiedeva a gran voce il goal di Pelé per essere onorati di aver ospitato il millesimo goal e se questo non accadde era anche per “colpa” del malcapitato Nildo. Il goal non arrivò e la porta in quella partita sembrava stregata tanto che i media brasiliani iniziarono a parlare della maledizione del goal 1000.
Il 19 novembre del 1969 si disputa la partita tra il Santos e il Vasco da Gama allo stadio Maracanà, uno dei pilastri della storia del calcio mondiale. Tutto il mondo è col fiato sospeso, ma purtroppo la maledizione sembra continuare, O Rei sfiora più volte il goal e colpisce anche una traversa. Quando ormai sembra tutto scritto da un crudele destino, l’arbitro Manoel Amaro, fischia un calcio di rigore per il Santos. Sarà Pelé a calciarlo: tra lui e il suo millesimo goal c’è solo Andrada ,portiere del Vasco da Gama. Sono secondi interminabili, si sta per scrivere una nuova pagina del calcio mondiale, O Rei prende la rincorsa, allarga il piattone destro e calcia la palla a fil di palo alla sinistra di Andrada. La storia è stata scritta, mille goal in carriera, superata la maledizione del millesimo durata pochissimi giorni, Pelé continua a segnare e a vincere trofei. Quando appende gli scarpini al chiodo il suo tabellino conta 1281 goal tra competizioni ufficiali e amichevoli.
A carriera ormai conclusa Pelé, in un intervista ha risposto alla domanda; come ti sentivi nel momento in cui stavi per calciare quel rigore? E lui con la sincerità che lo contraddistingue disse: “ nella mia carriera prima di quel momento avevo già giocato mondiali, finali, partite importanti e segnato tantissimo, ma mai come allora mi sono tremate così tanto le gambe per la paura di non riuscire a segnare”