Si può imporre un regalo? Sembra proprio di no, almeno si ascoltano le opinioni prevalenti nella Rete. Il regalo che ha scatenato la tempesta è il nuovo album degli U2 “Songs of innocence”, comparso automaticamente nella libreria iTunes di tutti coloro che possiedono un account Apple; un’iniziativa rivoluzionaria che sembrava una grande trovata promozionale e che rischia invece di danneggiare Apple e la band irlandese. Gli U2 hanno incassato per l’intera operazione, secondo indiscrezioni, cento milioni di dollari e la loro musica ha raggiunto gratuitamente cinquecento milioni di persone. Ci sono stati subito dei problemi e le proteste hanno fatto più rumore dei ringraziamenti. Molti utenti hanno definito il regalo una violazione della privacy, un’intrusione in uno spazio riservato; inoltre molti hanno incontrato difficoltà per rifiutare il dono che era entrato automaticamente nella loro biblioteca. Apple ha dovuto divulgare dettagliate istruzioni per cancellare il disco. Il caso è paradossale ma è sintomatico dell’insofferenza che molti utenti della Rete cominciano ad avere rispetto alle violazioni, anche generose, della privacy.
